“Alle nostre richieste di trasparenza in merito alla decisione unilaterale assunta della Fondazione Don Gnocchi di abbandonare il contratto nazionale del lavoro per uno peggiorativo non è arrivato altro che una risposta vacua e generica nonché una improvvida precisazione sul numero delle strutture presenti in Italia smentita dai dati pubblicati sul sito ufficiale della Fondazione stessa”.
Così il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia, in quello che appare un braccio di ferro tra sindacati e Fondazione e ora anche tra quest’ultima e il parlamentare. “Intanto i sindacati hanno indetto per venerdì 11 dicembre uno sciopero nazionale per dire no alla disdetta unilaterale del contratto, no al peggioramento delle condizioni di lavoro e no alla diminuzione del salario. Delle due l’una – aggiunge Sibilia -. O eventuali accordi presi in precedenza su modifiche contrattuali non esistono oppure i sindacati hanno firmato senza sapere di cosa si trattava. Gli operatori della Don Gnocchi hanno già dato ampia dimostrazione di professionalità e di senso di responsabilità accettando ore di lavoro non remunerate e rinunciando a due giorni di ferie, ma qui siamo andati oltre ogni limite per accettare ulteriori sacrifici. Invito i lavoratori di Sant’Angelo dei Lombardi – continua il parlamentare 5 Stelle – a mantenere uno spirito critico nei confronti sia dell’azienda sia di chi tenta di sminuire il nostro impegno politico nella vicenda giudicandolo funzionale ad obiettivi propagandistici. Noi interveniamo esclusivamente per garantire gli interessi dei cittadini. Mi auguro – conclude Sibilia – che la Fondazione faccia un passo indietro al fine di mantenere i rapporti di lavoro attuali nel recinto della dignità”.