Esplode la crisi dei rifiuti in provincia di Avellino. Per il momento l’impianto Stir di Pianodardine non può più accogliere la frazione organica. A Teora si registra la chiusura temporanea per manutenzione dell’impianto di compostaggio decisa nei giorni scorsi. Altri impianti non ce ne sono, e quindi su oltre 50 comuni non verrà raccolto l’umido. Il caos. Ieri l’amministratore di Irpiniambiente, Nicola Boccalone, aveva fatto visita al Prefetto. “Un mese fa avevamo fatto una gara che era stata aggiudicata per far partire il servizio dal sei febbraio, due giorni prima che scadesse l’ordinanza della Provincia. Il privato individuato purtroppo è venuto meno”.
Tutto si sposta in Prefettura. Sindaci allarmati. Una sfilza di annunci su Facebook per rassicurare, informare i cittadini e promettere battaglie. Ma le battaglie serviranno a poco perché gli impianti non ci sono. Quindi da Stefano Farina, sindaco di una Teora che ospita l’unico impianto di compostaggio della provincia, arriva anche una proposta condivisa con altri colleghi. Ovviamente una proposta temporanea.
“Abbiamo appena concluso una riunione, presso il Comune di Lioni, condividendo in undici Sindaci, una lettera di protesta indirizzata al Prefetto, alla Regione Campania, alla Provincia e ad Irpiniambiente. Se dovesse protrarsi l’interruzione della raccolta dell’umido, ci attiveremo con qualsiasi forma per sopperire. Abbiamo già pronti, presso l’Isola ecologica campana della Noce (c.da Serra) i cassoni a tenuta stagna che, fortunatamente, acquistammo con un finanziamento a totale carico della Regione Campania. Per il momento – qui Farina si rivolge ai cittadini – vi chiedo di pazientare e di non cacciare le buste di organico, intanto io e il delegato all’ambiente Piero Sibilia continueremo l’impegno sino a quando, spero in pochi giorni, non risolveremo questo problema“. La zona individuata dai sindaci si trova tra Teora e Conza.
La lettera, oltre che da Farina e Cappiello, è firmata dai primi cittadini di Lioni, Morra de Sanctis, Caposele, Montella, Calabritto, Senerchia, Cairano, Guardia Lombardi, Bagnoli Irpino, Castelvetere sul Calore, Cassano Irpino. Si chiede un incontro urgente con le autorità e la società Irpiniambiente.