Tre giorni in musica nella suggestiva location del Parco Fluviale del Sele. A Caposele torna la Festa della musica europea, quinta edizione e grandi novità. Nata dall’idea di un gruppo di amici appassionati di radio e musica, la manifestazione in programma il 17, 18 e 21 giugno è pronta al salto di qualità.
“Desideravamo già da qualche tempo, io e gli altri organizzatori – spiega Gerardo Ceres – dare un futuro alla Festa attraverso il passaggio del testimone alle giovani generazioni, in particolare ai ragazzi del Forum dei Giovani. E quest’anno questo nostro auspicio si è realizzato. Il Forum locale è nell’organizzazione, così come quello regionale“.
L’evento si inserisce nel circuito europeo, patrocinato dal ministero per i Beni culturali italiano e il ministero della Cultura francese, che vede la partecipazione di artisti di età compresa tra i 18 e i 35 anni e coincide con il solstizio d’estate. Venticinque gruppi si esibiranno nelle giornate di venerdì e sabato, il 21 invece sui due palchi della Festa (Piazza XXIII Novembre e LontraPark) saliranno due band, la corale del liceo musicale di Gesualdo e i cori parrocchiali di Materdomini e Caposele. “Abbiamo puntato alla qualità con un’attenta selezione musicale che porterà a Caposele – continua Ceres – artisti e gruppi di tutta la regione. Ci sarà spazio per il folk irpino, cilentano e napoletano fino al rock“.
Ospite d’onore della quinta edizione sarà Vinicio Capossela che riceverà la cittadinanza onoraria. “I contatti con il maestro risalgono già alla prima edizione quando personalmente inviai una lettera al suo staff, ma per vari motivi non era mai riuscito a venire a Caposele. Quest’anno ci sarà e sarà l’occasione per godere del suo genio musicale e sottolineare, con la cittadinanza onoraria, un legame che più volte Capossela ha ribadito di avere con il nostro paese. Il toponimo Caposele sarebbe infatti all’origine del suo cognome: quiru r’ capussela“. L’artista calitrano, alla perenna ricerca delle sue origini ancestrali, sosterà nella terra delle sorgenti del Sele, luogo simbolico e quasi mitologico da cui sgorga l’acqua e si genera la vita. “Per noi l’elemento identitario – sottolinea Ceres – è molto forte anche in questa Festa della musica perché abbiamo una location, quella del Parco fluviale, che è unica ma anche parte fondamentale del nostro essere caposelesi“.
Quest’anno però sulla locandina della manifestazione compare l’espressione Città dell’Alta Irpinia. “L’emersione di un’identità altirpina è qualcosa su cui personaggi come Vinicio, ad esempio, hanno lavorato molto e bene negli ultimi anni. Penso allo Sponz Fest – spiega – Capossela è riuscito a fare molto più di quanto non abbia fatto la politica finora ragionando di Progetto Pilota. Ecco noi da Caposele vogliamo compiere, attraverso questa Festa della musica, un altro passo in avanti nella costruzione identitaria della Città dell’Alta Irpinia”.