Ci sono paesi che per qualche strano motivo sono un po’ figli unici. Nell’Irpinia delle mille valli e delle tante identità uno di questi è certamente Volturara Irpina. Non lontano dal capoluogo ma considerato lontanissimo dalla città. In Alta Irpinia ma non secondo i nuovi confini legati allo sviluppo. Volturara la nebbiosa, dove l’acqua scorre nel sottosuolo. Volturara nella valle del Dragone tra le verdi montagne e i castagneti. Volturara porta d’ingresso dell’Alta Irpinia… ma finita appunto nella lontanissima Baronia. Giovedì sera il sindaco Marino Sarno si trovava addirittura in quel di Zungoli. Qui ha preso parte a un incontro su reti turistiche e borghi.
Qualcuno definirebbe la sua una presenza inaspettata ma ci viene ben motivata dallo stesso sindaco: “Credo in questo progetto. Non a caso Volturara ha scelto di farsi avanti per poterne far parte. Ho incontrato amministratori impegnati, che credono davvero nella sua riuscita. Fra tutti loro, il sindaco di Zungoli Paolo Caruso e il sindaco di Vallesaccarda Franco Archidiacono che hanno mostrato la loro determinazione nel voler rendere questa zona un polo turistico di interesse. Altrettanta determinazione ho ritrovato nella Presidente D’Amelio che ha dato il suo vivo sostegno alla realizzazione dell’iniziativa“.
Grande entusiasmo da parte di un sindaco che a oltre 60 chilomentri di distanza ha trovato la sinergia e la determinazione. Il sogno è una Irpinia come realtà unica, accomunata da peculiarità e bellezze inestimabili sul mercato: “Ciò che ho apprezzato di questo progetto e che mi ha spinto a partecipare è la considerazione della nostra terra come un ‘grande città’. La collaborazione fra tante piccole realtà, paradossalmente, è più semplice se messa a confronto con la gestione di un grande centro. La distanza non c’entra affatto. Bisognerebbe favorire percorsi turistici che uniscano l’Irpinia e il Salernitano. Dai monti alla costa, non sarebbe affatto impensabile“.
Un discorso di unità che il sindaco di Volturara fa con cognizione di causa, vista l’estromissione del proprio comune dal Progetto Pilota. Coinvolti 25 paesi dell’Alta Irpinia, ai margini ci sono anche grandi esclusi. L’Irpinia di Progetto Pilota, Area Vasta e altro assume le sembianze di un parco giochi con tanti gruppi di bambini che giocano fra loro. Volturara Irpina è il ‘bambino’ con tanta voglia di fare, che gioca un po’ con tutti e un po’ con nessuno. A questa osservazione il sindaco Sarno ha risposto: “La spiegazione che abbiamo avuto allora fu che il criterio di selezione si basava sull’indicare come distretto di interesse quello di Sant’Angelo dei Lombardi. Noi, facendo parte del distretto di Atripalda, siamo fra i grandi assenti. La cosa non ci ha affatto entusiasmato, noi siamo Alta Irpinia. Non dimentichiamo – ha continuato – che superata sull’Ofantina bis la seconda galleria, venendo da Avellino, il paesaggio si apre con noi. La nostra Piana del Dragone è l’ingresso dell’Alta Irpina. Forse i criteri di selezione dovevano essere diversi…“.
Sul rapporto coi sindaci, Sarno replica: “I sindaci della Baronia e Valle Ufita hanno dimostrato tanta voglia di fare e collaborare. Ciò non è mancato con i sindaci altirpini, con cui sono in ottimi rapporti, ma è stato inevitabile il loro ‘perimetrarsi’ rispetto a noi paesi limitrofi a seguito del Progetto Pilota“. Insomma, i gruppi di gioco non spaventano affatto Marino Sarno, anzi. L’importante è far parte del parco giochi: “Alta Irpinia, Valle Ufita, Baronia ed anche Progetto Pilota, Area Vasta, sono solo titoli. Volturara ha come tutti gli altri comuni della provincia grandi ricchezze naturali”
Detto ciò, l’amarezza non manca: “Siamo parte di questa realtà territoriale, ciò non toglie che ci avrebbe fatto piacere far parte del Progetto Pilota. Abbiamo fatto domanda per poter entrare nell’Area Vasta, altra grande opportunità ma, seppure l’esito non fosse quello sperato, andremo avanti. Pur non essendo rientrati nel Progetto Pilota viviamo lo stesso, la nostra vita continua. Ha meravigliato – ha concluso – vederci al fianco dell’Ufita e della Baronia ieri ma, del resto, non ci si è stupiti nel vedere paesi non considerati altirpini del Progetto Pilota, perché stupirsi della nostra partecipazione a Borghi in Rete?“. Ragionamento ineccepibile.