Non c’era Ciriaco De Mita al tavolo del progetto pilota, ma i sindaci altirpini hanno comunque discusso seppur in un summit improvvisato. Erano previste le “comunicazioni del presidente”, rimandate alla prossima settimana. Sempre la forestazione in primo piano ieri a Nusco, argomento che tiene ormai banco da circa cinque mesi. Decisamente troppi. La dimensione economica del settore sarebbe notevole in prospettiva, ma la quadra nemmeno si trova. Tuttavia le forme di gestione della futura azienda forestale sono state l’occasione per discutere del ruolo della cosiddetta città altirpina. Magari ai tavoli dell’acqua, ha detto il sindaco di Calabritto, Gelsomino Centanni. “Ci saranno criticità e prospettive da affrontare su molti settori, anche sulla risorsa idrica. Meglio andare ai tavoli con un soggetto compatto“.
Un soggetto che parli anche fuori dai confini della strategia aree interne (sanità, trasporti, scuola)? L’auspicio è questo, anche se pure sui sotto-settori (turismo, beni culturali) le procedure regionali non generano ottimismo e lo ribadisce Luigi D’Angelis. E se sulla sanità si è abbastanza fermi (lo accenna il sindaco di Torella, Amado Delli Gatti) e sulla scuola immobili, ci si domanda cosa resti del progetto pilota: quanti e quali margini esistano per invertire un percorso caratterizzato da poche risorse, molta lentezza (anche in Regione) e una coesione tra sindaci che scricchiola anche in assenza di guerre e guerriglie interne: dinamica che probabilmente è anche peggio dello scontro.