Giorni di estate, giorni di sagre ma anche di incontri e convegni. Interessante il confronto sullo sviluppo che si è svolto nei giorni scorsi che ha visto la partecipazione tra gli altri del vice presidente nazionale di Confimprenditori Gerardo Santoli che ha lanciato un duro monito alla classe dirigente irpina:
“Ogni giorno arriva un colpo mortale alla mia provincia ma nessuno sembra accorgersene, anzi spesso sì è complici di tutto questo. Non voglio fare l’elenco di tutte le ingiustizie subite, ricordo solo l’ultima: quella della definizione dei nuovi collegi elettorali che ha sancito lo smembramento definitivo dell’ Irpinia. Una volta eravamo la guida del paese, ora siamo diventanti il ripostiglio del sottoscala dove chiunque si sente autorizzato a riporre le cose inutili e a prelevare quello che serve .
La colpa è tutta della classe dirigente, non solo politica, che non è più adeguata a rappresentare un territorio. La colpa è tutta di una terra che non sa più selezionare la propria classe dirigente, sono anni ormai che non si da più spazio al merito. La colpa è di un popolo che continua a dare importanza alle solite persone senza capire che per fortuna ci sono tanti protagonisti che sono riusciti ad emergere fuori dalle logiche clientelari a cui dare spazio e a cui affidarci se vogliamo sopravvivere.
Bisogna finirla di essere autoreferenziali e di contribuire ad alimentare il sistema clientelare altrimenti è inutile lamentarsi e l’Irpinia non avrà più futuro per il semplice fatto che fa riferimento esclusivamente a se stessa, trascurando o perdendo ogni rapporto con la realtà esterna e la complessità dei problemi che la caratterizzano.”