Ripresa dei lavori entro la fine di ottobre e subito dopo la convocazione di un tavolo per discutere delle opere compensative a favore dei Comuni dislocati lungo la strada. La riunione sulla Lioni-Grottaminarda, convocata dall’Unione terre dell’Ufita a Villamaina martedì pomeriggio, si è conclusa con un’ottimistica previsione di Luca Cascone, consigliere delegato del governatore De Luca alle Infrastrutture, e con un impegno del sindaco del paese delle terme, Stefania Di Cicilia.
Davanti a una folta platea di amministratori, sindacati e imprenditori del settore edile, il consigliere regionale ha dettato il cronoprogramma per la ripresa dei lavori lungo l’arteria che dovrà connettere Ufita e Alta Irpinia con la Valle del Sele. “Siamo in assenza di contenziosi e con il cambio di titolarità al ministro delle Infrastrutture, che dovrebbe farsi carico di pagare i 15 milioni di riserve presentati dalle aziende dopo la cancellazione del commissario – ha detto Cascone – siamo fiduciosi che entro la fine di ottobre i cantieri possano definitivamente ripartire. In tal senso confermiamo le notizie già comunicate nell’incontro dello scorso agosto a Napoli, in Consiglio regionale, con i sindacati e Confindustria”.
Così dopo lo stop forzato ai cantieri, dovuto alla cancellazione del commissario straordinario a fine dicembre, la Regione Campania può definitivamente subentrare nella gestione dell’opera, assumendo l’onere di portarla a completamento. Una strada sulla quale complessivamente saranno spesi 410 milioni di euro, delle quale risultano realizzate già diversi tratti, viadotti e gallerie, ma alla cui costruzione va dato definitivo impulso.
“Mi è stato posto un altro problema dal sindaco di Torella – ha continuato Cascone -, cioè quello delle opere compensative utili a connettere i vari paesi alla Lioni-Grottaminarda. In realtà la cosa mi ha stupito, perché mi sono chiesto come mai questa materia non fosse stata mai affrontata prima d’ora. Poi mi hanno spiegato che la presenza di un commissario con mandato a scadenza non aveva mai consentito di definirla. Ma credo non ci saranno problemi. Su un’opera di 400 milioni penso sia assolutamente fattibile aggiungerne qualche altra decina dando però un beneficio tangibile alle comunità”. Di qui l’impegno della sindaca Di Cicilia di convocare con l’Unione terre dell’Ufita un tavolo subito dopo la ripresa dei lavori.