Colpo di scena all’interno del circolo Pd di Montella, proprio alla vigilia della delicata fase di formazione delle liste. Il segretario Luigi Carfagno, eletto un anno fa, ha rassegnato le dimissioni nella giornata di martedì. Due i consiglieri uscenti in quota dem, Rino Buonopane e Anna Dello Buono. Il primo ha un ruolo di peso nel Pd provinciale. Il Partito democratico sarà dunque alle prese con una complessa preparazione per la sfida agli uscenti. In primavera si voterà per eleggere il successore del sindaco Ferruccio Capone, non più eleggibile per il vertice del Comune dopo due mandati consecutivi. Cinque anni la sfida vide il Pd sconfitto, anche se in quella occasione le liste in campo furono ben cinque con la sinistra divisa in tre. I dem dovranno scegliere del nome del candidato sindaco e comporre la squadra, ma non si esclude che si possa virare verso un candidato esterno al partito. La tendenza sarebbe infatti quella di cercare e trovare un’alleanza molto larga, che guardi sia al centro (i demitiani, cioè Salvatore Vestuto e Salvatore Palmieri) che nei gruppi di sinistra (ex Sel) e tra i socialisti poi confluiti nel circolo.
Tornando agli uscenti di MontellaLibera, in pole c’è il giovane vicesindaco Antonio Ziviello, come emerso dagli incontri di poche settimane fa. Capone dovrebbe comunque essere in lizza, emblematico il suo attivismo al tavolo del progetto pilota altirpino. La galassia del centrodestra, tuttavia, è molto ampia a Montella. Vanno infatti considerati gli esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia. E’ sfumata invece l’ipotesi di una lista riconducibile alla Lega. Come dichiarato dal vicecoordinatore provinciale Salvatore Vecchia a Calitri, i sostenitori di Salvini non avrebbero trovato un nome che rispondesse ai requisiti voluti: un professionista giovane, un volto nuovo in grado di provare l’esperimento leghista in Alta Irpinia. Ma in generale, e nel 2019, non tutto si decide all’interno dei partiti. Ed allora si parla anche di una civica pura al di fuori degli schieramenti. La classica formazione con nomi nuovi o in grado di attrarre delusi. Del resto se nel 2014 si presentarono agli elettori cinque candidati a sindaco, è francamente difficile immaginare una corsa a due tra centrodestra e centrosinistra.