Alla presentazione del libro di Gianfranco Rotondi, “Meglio la Casta, l’imbroglio dell’antipolitica”, insieme all’autore diventa protagonista un altro irpino. E’ Gerardo Bianco, ex ministro e ex parlamentare. “Noi saremmo la Casta? Ma se siamo diventati un bersaglio così facile da colpire, evidentemente non siamo una casta“. E’ la frase centrale dell’intervento, come si può leggere nel dettagliato resoconto de Linkiesta. Dichiarazioni non esattamente popolari quelle del politico di Guardia Lombardi, classe 1931 e in questi mesi attivissimo nelle varie iniziative dedicate a Francesco De Sanctis.
Si parla anche della stagione di tangentopoli. Anni 1992-1993, ora su Sky nella serie di Stefano Accorsi. “Se fosse studiato a fondo, si scoprirebbe che quello fu uno dei bienni più fecondi della nostra storia repubblicana“, ha aggiunto alla presenza di tanti ospiti illustri a Roma (da Violante a Casini).
C’è spazio per la difesa del vitalizio, un privilegio (secondo alcuni un diritto sacrosanto) che sta per essere smantellato. Qui sempre Bianco è in prima linea per conservarlo: “Assistiamo a un’attrazione fatale tra Movimento Cinque Stelle e Partito democratico attorno a quello che sembra essere diventato il punto di svolta della politica italiana: il vitalizio. Chi parla di privilegio vive una totale ignoranza. Il ruolo di parlamentare è cosa ben diversa dall’impiegato“. E ancora: “Non possiamo accettare che dietro il vitalizio si nasconda un attacco alla storia”. Insomma, l’Irpinia orgogliosa e fiera della Prima Repubblica…
(foto archivio)