Ottava notte dalla sala consiliare di Montefredane, occupata dai lavoratori del Gruppo Fantoni della Novolegno. Ieri sera è arrivata la delibera di Giunta del Comune di Torella dei Lombardi di “Solidarietà e sostegno ai Lavoratori Novolegno”. Ha portato la sua solidarietà anche il consigliere del Comune di Avellino Amalio Santoro, gruppo SiPuó. E ancora il dottor Franco Mazza dell’associazione Salviamo la Valle del Sabato. Il segretario del Prc Tony Della Pia, il dirigente scolastico Istituto Comprensivo Statale “Don Lorenzo Milano”.
Lo stesso Santoro, nella conferenza dei capigruppo, aveva sollecitato un’iniziativa dell’amministrazione. Franco Fiordellisi commenta: “Tutti l’hanno snobbata (anche le opposizioni) relegandola a questione di un altro comune. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo – dice Fiordellisi -. Ricorderemo chi ha dato solidarietà in questa vertenza! Il Comune di Avellino è capofila dell’Area Vasta, il sindaco e il consiglio comunale di Avellino non possono liquidare così semplicisticamente la vertenza del GruppoFantoni che coinvolge 117 famiglie, così come non può far finta di nulla il Presidente della Provincia.
Continuiamo a chiedere a tutte le Istituzioni di attivarsi per avere un Tavolo al Mise, così da verificare un Piano Industriale da proporre in alternativa a quello di Fantoni che vuole dismettere e licenziare 117 lavoratori. L’occupazione della sala consiliare di Montefredane è per rimetterci a lavoro. La prosecuzione del presidio/occupazione dell’aula consiliare di Montefredane a oltranza, i lavoratori con le Rappresentanze Sindacali Unitarie e sindacati, per aprire un tavolo utile a lavorare. Non ci stancheremo di dirlo, chiediamo e vogliamo rispetto, dal Gruppo Fantoni e dalle istituzioni. I lavoratori puntano ad un piano di riconversione con il risanamento di tutta l’area, come chiedono anche le associazioni ambientaliste è anche nostro obiettivo per avere lavoro, sviluppo e tutela ambientale. Come detto in premessa alcune Istituzioni ci stanno dando Solidarietà altre Istituzioni e politici sono latitanti, lo ricorderemo, perché non si possono lasciare soli 117 Lavoratori e la comunità di Montefredane a combattere”.