La Regione Campania va avanti con il piano di potenziamento dell’impiantistica per il trattamento dei rifiuti organici. Con una delibera di Giunta dello scorso 7 marzo l’amministrazione guidata da Vincenzo De Luca chiarisce che per l’Irpinia Palazzo Santa Lucia punta su Chianche e Teora. Lo riferisce il quotidiano “Il Mattino”.
Nel primo caso il Comune aveva risposto a una manifestazione di interesse dello scorso maggio relativa alla realizzazione di un impianto di compostaggio per l’umido. Polemiche accese da settimane nell’area del Greco di Tufo, diversi i paesi limitrofi che hanno alzato le barricate contro la decisione del sindaco Carlo Grillo. Il primo cittadino però tira dritto, convinto della bontà della sua scelta e incrocia il favore della Regione per una struttura da 24mila tonnellate e un costo di 14 milioni e 100mila euro la cui realizzazione toccherà proprio a Palazzo Santa Lucia.
Discorso diverso invece per Teora che ospita già un piccolo impianto, l’unico pubblico della provincia di Avellino. Conza della Campania era stata indicata a gennaio come altro sito in cui costruire un biodigestore su proposta dell’amministrazione comunale. Ma erano scattate le proteste dei paesi vicini, di sindaci e cittadini che avevano costretto alla marcia indietro il primo cittadino Vito Cappiello. Disponibilità ritirata e contro proposta: mettere in sicurezza e ampliare l’impianto teorese attualmente autorizzato per 6mila tonnellate, che sarà portato a 12mila. Costo dell’operazione, di cui si occuperà Irpiniambiente che è proprietaria del sito, 7 milioni di euro.
I due impianti coprirebbero il fabbisogno della provincia di Avellino che in media produce 36mila tonnellate l’anno. Di pari passo, inoltre, resta aperto ancora per qualche giorno il bando per la realizzazione di impianti di compostaggio di comunità.