Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato con 32 voti favorevoli e 14 contrari la questione di fiducia posta dal presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca al collegato alla legge di Stabilità regionale (“Misure per l’efficientamento dell’azione amministrativa e l’attuazione degli obiettivi fissati dal DEFR 2017. Collegato alla stabilità regionale per il 2017”). All’interno del testo diverse norme che riguardano l’Irpinia, a partire dallo stop alle trivelle nei territori ricchi di acque, a salvaguardia delle sorgenti e delle falde acquifere dell’Appennino.
“Oggi abbiamo approvato in Consiglio regionale il collegato che contiene una serie di norme attese da tempo. Voglio evidenziarne due in particolare – commenta la presidente del Parlamentino campano Rosetta D’Amelio – Il divieto di trivellazioni in territori ricchi di acqua, con il quale tuteliamo le risorse idriche irpine ed esprimiamo la nostra contrarietà a qualsiasi ipotesi di ricerca di petrolio in territori che costituiscono un patrimonio per l’intera regione. Era una norma che avevo chiesto di approvare già nella passata consiliatura, ma il governo Caldoro non l’aveva mai sostenuta. Finalmente grazie all’impegno della maggioranza De Luca è legge. Un risultato frutto della battaglia portata avanti in questi anni assieme ai comitati e a esperti. Ma abbiamo anche accolto le richieste dei produttori di castagne e delle associazioni di categoria riconoscendo i castagneti come alberi da frutto in coltura. Prima erano considerati boschi. Questo consentirà di accedere alle risorse del PSR e dare un contributo alla lotta al cinipide e alla ripresa di un segmento importante dell’economia campana e irpina”, conclude l’esponente PD.
IL COMUNICATO DI MAURIZIO PETRACCA – “Il collegato alla Legge di Stabilità 2017 appena licenziato dal Consiglio Regionale contiene a mio avviso diversi provvedimenti utili e che vanno nella direzione di creare condizioni di crescita per la Campania. Si tratta di provvedimenti alla cui definizione, anche come Commissione Agricoltura, abbiamo contribuito. Alla fine abbiamo licenziato un provvedimento articolato al quale sento di aver lavorato avendo esclusivamente a riferimento l’interesse generale, la definizione di un contesto che possa favorire sviluppo e nuove opportunità”. Lo dichiara il consigliere regionale Maurizio Petracca, presidente dell’VIII Commissione Permanente.
“Nello specifico – continua Petracca – faccio riferimento, per l’agricoltura, alla norma che riclassifica i castagneti e li inserisce nella categoria dei frutteti con tutti i vantaggi che questa previsione comporta sotto il profilo ambientale ed economico, non ultimo per le opportunità legate anche alla nuova programmazione comunitaria. Sempre in materia di agricoltura importante anche la disposizione che istituisce la Banca della terra campana dove confluiscono tutti i terreni agricoli non utilizzabili per finalità istituzionali che possono essere impiegati per promuovere, ad esempio, l’insediamento di nuove aziende agricole”.
“Di rilievo – aggiunge Petracca – anche la previsione relativa alla realizzazione di centri di produzione creativa e artigiana attraverso l’assegnazione in comodato gratuito mediante procedure ad evidenza pubblica di beni immobili che possono essere destinati ad ospitare studi di giovani artisti italiani e stranieri. Nella stessa direzione la norma che valorizza l’artigianato e la trasmissione degli antichi mestieri attraverso l’utilizzo di immobili di proprietà regionali adeguati ad ospitare insediamenti artigiani. Stessa logica per gli interventi a favore della produzione della canapa con la destinazione degli immobili già utilizzati come canapifici e che vengono nuovamente impiegati per la valorizzazione di questa produzione”.
IL COMMENTO DEL COMITATO “NO TRIVELLAZIONI PETROLIFERE IN IRPINIA” – Il consiglio regionale approva il Salva bacini idrici. L’approvazione della Norma Salva-Acque chiude un percorso iniziato nel lontano 2013, subito dopo la notizia dell’avvio del Progetto Gesualdo-1. La necessità di portare la difesa delle acque al centro della lotta contro le trivelle rappresentò un passaggio fondamentale per rafforzare le ragioni del dissenso e per aprire spazi di confronto, sempre più ampio, nell’opinione pubblica e nel mondo scientifico.
Le osservazioni al Progetto redatte dal professore Sabino Aquino hanno consentito a tutti di conoscere la straordinarietà del patrimonio idrologico dell’Irpinia, la sua strategicità e soprattutto la necessità di concrete azioni di salvaguardia e tutela. Con l’approvazione di questa norma si pone finalmente l’accento sull’urgenza di offrire garanzie alla prima delle risorse naturali dell’Appennino campano a dispetto di progetti e azioni dal sicuro impatto inquinante. Facciamo adesso appello alle forze politiche regionali affinchè si adoperino presso il ministero, così come fatto per il Vallo di Diano, per sollecitare il definitivo rigetto del Progetto Nusco e degli altri progetti di ricerca in Campania.