L’allarme lo ha lanciato Rosanna Repole nell’ultima riunione del progetto pilota dell’Alta Irpinia. “Due dei quattro medici di cardiologia hanno già chiesto di andare via, con motivazioni anche legittime per carità, ma al momento è difficile scorrere la graduatoria e il risultato finale non cambia. Subito dopo ferragosto il reparto non potrà garantire il servizio 24 ore su 24 così come previsto”, ha detto la consigliera comunale di Sant’Angelo dei Lombardi. L’inaugurazione del reparto di cardiologia all’ospedale Criscuoli-Frieri soltanto tre settimane fa.
“Una presa in giro”, per Repole e per altri, come il sindaco di Torella Amado Delli Gatti. Entrambi hanno chiesto ai colleghi amministratori di lavorare insieme per provare a rimettere sui binari un reparto nato già monco. Il personale era stata la principale difficoltà, da qui i ritardi sull’apertura (i fondi per spazi e attrezzature provenivano dalla strategia aree interne). E il personale resta il problema principale, anche sulla chirurgia.
Della vicenda se ne occuperà il nuovo manager del’Asl Avellino, Mario Ferrante. Poi i sindaci chiederanno consigli, tecnici, anche a due ex esponenti di punta della sanità regionale come Angelo Montemarano e Gaetano Sicuranza.
In ogni caso una beffa, che se sommata alle altre criticità dell’Alta Irpinia (il nodo scuola con relativi accorpamenti è un altro ostacolo che si dovrà superare a breve) non fa ben sperare. “A otto anni dalla nascita di questa assemblea – dice a Calitri il sindaco Michele Di Maio – i problemi non si stanno risolvendo, anzi si aggravano. Discutiamo di sviluppo ma continuiamo a rincorrere i problemi su quelli che erano i tre capisaldi della strategia nazionale aree interne: sanità, scuola, trasporti. Io penso che tutta la partita legata alla strategia stessa si stia indebolendo di molto. E’ il caso di mandare un messaggio forte a Roma, continuare così è una presa in giro”.