“120 anni fa nasceva la Fiat, ora altri 120 anni nel segno di una nuova mobilità. E Lioni può entrare in questa visione“. Paolo Scudieri sempre più vicino al sogno-prospettiva di un borgo 4.0 nel cuore dell’Alta Irpinia. Le sue parole proprio a Lioni, alla presentazione del libro “Con gli occhi di Milena”, scritto da Paola Liloia che ha raccolto pensieri e racconti di Milena Buonassisi, madre dell’imprenditore.
Automotive, strade intelligenti, smart city. Argomenti che ieri pomeriggio si intrecciavano alla storia di una famiglia e di una comunità. Con la ferrovia e il secolo scorso. Ed anche con l’attualità che dice una cosa semplice: “un nuovo tipo di sviluppo è necessario“. Non necessariamente la fabbrica, ma contesti in grado di creare economie diverse. Sì perché borgo 4.0 sarà innovazione e non costruzione di pezzi di ricambio per auto del futuro. Sarà un volto moderno per i paesi e paesi in grado di attrarre davvero. Non è speranza cieca ma nemmeno utopia. Sicuramente Scudieri auspica una idea suggestiva di Alta Irpinia. Occorrerà vedere il se e il quando. Poi il come. Ma il vecchio adagio “venite a investire nel nostro verde recuperando i capannoni in disuso” pare superato nei fatti. Anni di appelli, e scarse azioni sull’industria, son serviti a poco: e allora ben vengano scommesse inedite.
“Borgo 4,0, la smart city, la smart road, la mobilità sostenibile, lo sviluppo sostenibile e innovativo saranno realtà in questi luoghi. Come nel libro si ricorda la famiglia Capasso che con una pompa di benzina, la prima, segnò l’automobilizzazione dei luoghi, mi auguro che una pompa, stavolta ad idrogeno, possa alimentare le auto del futuro che transiteranno in questi territori”
In sintesi Scudieri si dice sicuro di poter dare qualcosa alla sua comunità di origine. Giornata di contrasti armonici, in ogni caso. Passato-presente, ricordo-futuro. Così la signora Milena ha ripercorso quanto scritto dalla nostra Paola Liloia nel libro edito da Delta 3. Così lo spopolamento della zona andava a braccetto col sentimento della reazione positiva. Così gli occhi dei giovani rimasti, e di quelli che vorranno o saranno costretti a restare, guardavano un imprenditore in un ibrido di paure e speranza.