Con la firma dei sindaci alla bozza della Strategia del Progetto Pilota si aprono le porte ad un prossimo cambiamento che toccherà tutti i 25 paesi dell’Alta Irpinia. La scuola è uno dei punti cardine della Strategia, anche se i problemi demografici che la riguardano vanno risolti a monte o quantomeno parallelamente. Se non c’è lavoro non ci saranno nascite. Ma il lavoro è pur sempre una conseguenza della formazione.
La Strategia propone un riassetto del sistema scolastico che risani l’eccessiva frammentazione, anche rispetto ad aree simili del Paese, delle sedi scolastiche. Ricordiamo, infatti, che in Alta Irpinia esistono attualmente 16 sedi per la scuola secondaria di secondo grado, 22 sedi per la scuola secondaria di I grado, 24 per la scuola primaria e 29 per la scuola dell’infanzia.
Per semplificare il tutto, dirigenti scolastici e amministratori comunali saranno direttamente coinvolti in un superamento delle bandiere territoriali per passare ad una ‘cittadinanza di area’; questo passaggio, ovviamente, terrà conto delle esigenze di prossimità della prima infanzia.
Entriamo ora nello specifico:
Le sedi delle scuole primarie e secondarie di primo grado manterranno, secondo il progetto, il plesso scolastico in ogni comune. Si terrà conto, infatti, delle difficoltà nel trasporto pubblico locale e delle particolari esigenze che coinvolgono le famiglie con bimbi piccoli. Non mancherà il rispetto delle soluzioni innovative attuate di recente come l’accordo raggiunto dai comuni di Sant’Andrea di Conza e Conza.
Per quanto riguarda le scuole superiori,invece, il Progetto punterà sul miglioramento dell’offerta formativa e sul rafforzamento degli indirizzi. Nasceranno dei Poli di eccellenza come quello liceale e quello tecnico/professionale. Tenendo conto della vocazione del territorio, si provvederà all’attivazione di un Istituto Agrario che rappresenterà una leva per lo sviluppo nel settore agroalimentare. I percorsi di studio negli istituti tecnici e professionali verranno rielaborati e anche questi volti all’agroalimentare, all’enogastronomia, al turismo, alla ceramica artistica, ma anche all’elettronica alla meccanica, all’informatica e alle nuove tecnologie.
I fiori all’occhiello su cui punterà il progetto saranno l’Istituto Alberghiero di Lioni, con indirizzo ‘accoglienza turistica’, ed il Liceo Artistico di Calitri. L’offerta formativa punterà ad un rafforzamento delle potenzialità in merito a competenze nel settore turistico. Anche Montella avrà la sua parte da co-protagonista con il nuovo Liceo Musicale la cui offerta formativa dovrà necessariamente associarsi a quella offerta del Conservatorio “Cimarosa” di Avellino.
Altra grande problematica sollevata dalla bozza della Strategia è la qualità e i metodi di insegnamento dei docenti, spesso inadatte a causa dell’età e del loro eccessivo turnover. Per ovviare a tutto ciò, verranno sfruttati gli Invalsi che contribuiranno al miglioramento della qualità dell’insegnamento e a supportare in maniera diretta la formazione dei docenti. La qualità dell’insegnamento rappresenterà una risorsa strategica per indirizzare i ragazzi ad uno studio più ‘pratico’ con attività extra-scolastiche, spazi “liberati” per laboratori di artigianato e luoghi innovativi come i fablab.
Saranno soprattutto gli istituti superiori ad essere coinvolti in questa novità. Quante volte i ragazzi hanno lamentato l’impossibilità di poter mettere in pratica quanto imparato in classe? Secondo quanto previsto dalla Strategia del Progetto Pilota, si svilupperanno percorsi di alternanza scuola-lavoro, grazie alla collaborazione delle università e, si spera, degli imprenditori.
Il passaggio non riguarderà solo indirizzi tecnici, supportati dalle industrie limitrofe presenti, ma anche i liceo e gli istituti di artigianato che si concentreranno su attività di ricerca o realtà produttive locali. I ragazzi concepiranno il lavoro come qualcosa di reale, che può realizzarsi anche qui prendendo coscienza delle innumerevoli potenzialità dell’Alta Irpinia ed evitando, così, la classica fuga post diploma.
Altri temi caldi sono l’orientamento scolastico e il trasporto. Il Progetto si occuperà di una più corretta programmazione e gestione del Tpl con investimenti per il potenziamento delle vetture, la rimodulazione degli orari e la sperimentazione di sistemi di chiamata. Per quanto riguarda l’orientamento scolastico, il sistema formativo locale si occuperà di conoscere i livelli occupazionali del territorio e di indirizzare, anche sulla base di questi, ad un orientamento più mirato e che soddisfi i desideri e le esigenze di tutti i ragazzi.
La scuola non dovrebbe più vivere nel cliché banale del “per realizzarti dovrai andare via”. Il futuro parte dall’istruzione ed è proprio dalla sua casa, la scuola appunto, che la Strategia inizierà il suo lavoro. Preparando i ragazzi a credere in se stessi, nelle proprie ambizioni e nella possibilità da scegliere dove realizzarle, senza valigie obbligatorie.
Condividi su:
