Chieste le condanne per la strage del viadotto Acqualonga dell’A16 Napoli-Canosa. Dieci anni di reclusione per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Questa la richiesta arrivata dal procuratore capo di Avellino, Rosario Cantelmo, nei confronti di Giovanni Castellucci, ad di Autostrade per l’Italia. E richieste pesanti anche per altri undici dirigenti e dipendenti della società. Processo per la strage del 28 luglio del 2013, quando persero la vita 40 persone, precipitate sul tratto irpino.
Cantelmo ha chiesto ai giudici “una sentenza giusta, che non consenta a nessuno di farla franca. Nulla di tutto questo si sarebbe verificato – ha aggiunto – se Autostrade avesse semplicemente adempiuto al suo dovere contrattuale. Nessuna strage se fossero state “compiute con osservanza le attività previste in concessione”.
Dalla difesa: “Le richieste di condanna appaiono a dir poco sconcertanti, perché non fondate su alcun dato scientifico oggettivo ed in contrasto con quanto emerso in dibattimento“, ha detto l’avvocato difensore di Autostrade per l’Italia, Giorgio Perroni.
Prossime udienze il 19 di ottobre e il 2 novembre. Il 16 novembre cominceranno le arringhe delle difese. La sentenza è attesa per dicembre.