“Ho appreso da alcuni organi di informazione di essere indagato per corruzione per aver affidato aree di parcheggio a cooperative. E’ assolutamente falso”. Si difende a spada tratta Livio Petitto, presidente del consiglio comunale di Avellino ed ex assessore alla mobilità che, questa mattina, nel corso una conferenza stampa, ha spiegato le vere ragioni del suo coinvolgimento nel bliz di due giorni fa al comune di Avellino. “Sono indagato – ha spiegato – per concorso in abuso d’ufficio commesso, però, da altri indagati. Mentre, l’altra accusa, riguarderebbe la rivelazione di notizie segrete che io avrei appreso da una persona non ancora identificata”.
Petitto ha voluto, tra l’altro, ripercorrere il suo rapporto con chi, negli anni, ha avuto l’affidamento per la gestione dei parcheggi: “Nel 2009 – ha spiegato – mi fu detto che le 4 cooperative affidatarie non stavano pagando i canoni di gestione delle aree parcheggio. Dopo sei mesi concessi per sanare le morosità pregresse, applicammo lo sgombero per due di esse”.
A chi gli chiedeva lumi sul sistema di affidamento diretto a queste cooperative, Livio Petitto ha ricordato che il motivo della conferenza era ben diverso e che l’inchiesta è ancora in corso, dunque, sarà la magistratura ad accertare determinate cose.
Presenti alla conferenza stampa, oltre a molti colleghi del presidente, anche Amedeo Gabrieli ed un silenziosissimo sindaco Paolo Foti che, evidentemente, ha seguito la linea di buona parte del Pd:” Prendo atto del silenzio del mio partito – ha detto Petitto – attendo che ci siano attestati di solidarietà. L’ho ricevuta dal presidente Santaniello e dal sindaco Foti che dal punto di vista personale mi ha dato tutto il suo appoggio sta a lui decidere se vorrà rilasciare dichiarazioni di tipo politico”. Da Foti non è arrivata alcuna dichiarazione.