A Nusco va di scena sabato mattina la prima assemblea del Progetto pilota Alta Irpinia dopo il voto amministrativo dello scorso 26 maggio. In sala non c’è il pienone, sono soltanto 14 su 25 i Comuni rappresentati, nonostante la visita del presidente di Fondazione Montagne Italia Enrico Borghi, vecchia conoscenza dell’area pilota per il suo incarico di consulente dei governi Renzi e Gentiloni. Ci sono però entrambe le new entry, il sindaco di Montella Rino Buonopane e il primo cittadino di Morra De Sanctis Vincenzo Di Sabato. E c’è pure Francesco Biancaniello, il capo dell’opposizione comunale a Nusco ed è una novità. A sorpresa è presente per la prima volta, da quando ricopre la carica di consigliere delegato dal presidente De Luca alle aree interne, Francesco Todisco. Ascolta dalle retrovie, ma non interviene. Per la Regione a prendere la parola sarà Francesca Iacono, dirigente dell’ufficio di Gabinetto.
Proprio a lei si rivolge, sin da subito, Ciriaco De Mita. Riconfermato sindaco di Nusco, il presidente della Città dell’Alta Irpinia non lesina attacchi ai colleghi sindaci più esuberanti, e neppure a Palazzo Santa Lucia. “Riprendiamo oggi dopo una parentesi lunga per difficoltà oggettive, come il fatto che alcuni sindaci pensano io mi sia rincoglionito e loro abbiano virtù – esordisce De Mita – Se non avessimo avuto un dialogo solidale con la dottoressa Iacono, non saremmo partiti con il restauro dei monumenti. Allo stato tutti i progetti esecutivi pronti sono stati finanziati. Mi auguro che il lavoro continui perché più si restaura, più il territorio acquisisce valore”. Il riferimento è alla rete dei beni museali finanziata dalla Regione poche settimane fa. Cinque interventi per un totale di circa 11 milioni di euro, da realizzare all’Abbazia del Goleto, a Nusco, Castelfranci, Aquilonia e Bisaccia. Cinque interventi che non hanno mancato di sollevare malumori (leggi qui).
Sempre De Mita continua con le puntualizzazioni: “La testa mi funziona ancora, le gambe no. Le risorse disponibili sono purtroppo per le cose essenziali. Chiunque potrebbe portare progetti da finanziare, per turismo e foreste? Beh, finora la domanda è stata scarsa e le risorse esigue sono bastate. I criteri di utilizzo dei finanziamenti li discuteremo quando ci saranno altri progetti. Come siamo arrivati a finanziare questi? Invitalia doveva fare la progettazione, ma è venuta meno. I sindaci li hanno presentati direttamente in Regione”, spiega. E in effetti nella delibera con la quale si assegnano i fondi si fa chiaro riferimento a due incontri avvenuti tra fine aprile e inizio maggio negli uffici di Santa Lucia. Ma a De Luca il presidente De Mita lancia una frecciata: “Potrei aprire un conflitto e non lo farò. Ma io, in presenza di un accordo di programma quadro con la Regione che dava all’Alta Irpinia 200 milioni, non posso dire ai sindaci portatemi i progetti e poi la Regione non li finanzia. Per me ha l’obbligo di farlo”.