Il primo ospedale di comunità in provincia di Avellino, il secondo in Campania, è stato inaugurato mercoledì mattina nella struttura sanitaria di Bisaccia. Dieci posti letto per un servizio che viene definito “ponte” tra ricovero e abitazione, rivolto a pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica o di assistenza e sorveglianza sanitaria infermieristica continuativa, anche notturna, non erogabile a domicilio.
Sono dieci i posti letto nell’ex ospedale Di Guglielmo. “Lavoravamo al potenziamento di Bisaccia da qualche anno, anche grazie ai fondi del progetto pilota – dice il direttore generale dell’Asl, Maria Morgante -. Oggi inauguriamo un altro tassello per l’assistenza territoriale. E in provincia di Avellino nasceranno ulteriori ospedali di comunità con i fondi del Pnnr. A Moschiano, Lauro e Monteforte per esempio. Come si gestisce? E’ un centro che si basa sul personale infermieristico essenzialmente. E ci saranno i medici di medicina generale”.
Covid, nuova emergenza? “I casi stanno aumentando dappertutto, in casa o negli ospedali – spiega la manager Asl -. Ad Ariano un paziente è entrato negativo in ospedale ed è risultato positivo. Ora aspettiamo e intanto abbiamo sospeso il ricovero”. Un paio di ore dopo l’annuncio dell’Asl: “ ripristino ricoveri in neurologia strofe unit”. A Cervinara (115 casi, ndr) al momento sono stati adottati vari provvedimenti dalle autorità, dal sindaco. Vediamo, si deciderà. Al momento l’ipotesi della zona rossa non è in piedi”.
Al taglio del nastro anche l’arcivescovo Pasquale Cascio, il consigliere regionale Maurizio Petracca, la delegata alle pari opportunità Rosetta D’Amelio. Per Petracca “bisogna creare altri ospedali di comunità in Irpinia”. E quando gli viene chiesto se Bisaccia possa tornare ad essere un ospedale vero, come auspica il sindaco Marcello Arminio, Petracca spiega: “Questi territori hanno una difficoltà oggettiva. Oggi c’è una traccia però. Se ci sono le risorse l’intenzione della Regione è quella di dare risposte”.