Un mese dopo la firma dell’intesa tra Regione Campania e Città dell’Alta Irpinia, lunedì tornerà a riunirsi l’assemblea dei sindaci del Progetto Pilota. In quell’occasione, a inizio marzo, il governatore Vincenzo De Luca mise nelle mani dei sindaci altirpini 200 milioni di euro: una cifra indicata nel documento portato a Nusco, della quale – come spiegò il numero uno di Palazzo Santa Lucia – fanno parte anche risorse per infrastrutture estranee al Progetto Pilota, per quanto a esso funzionali. De Luca infatti aveva parlato in quell’occasione di ferrovia Avellino-Rocchetta Sant’Antonio e Lioni-Grottaminarda: due investimenti da oltre 80 milioni di euro previsti a prescindere dalla Città dell’Alta Irpinia. Il resto invece dovrebbe andare a coprire gli interventi pensati dai sindaci per contrastare lo spopolamento dell’area e favorirne lo sviluppo, a partire da una migliore e più efficiente offerta di servizi di mobilità, istruzione e sanità.
Giornata altrettanto importante sarà quella di lunedì 10 aprile, almeno per due motivi. Innanzitutto perché sarà presente Enrico Borghi. Il consigliere del Governo per la Strategia nazionale Aree interne manca dall’Alta Irpinia da diversi mesi. L’ultima volta s’era visto al Goleto a inizio dicembre, in piena campagna elettorale per il referendum costituzionale: fu un incontro molto politico (leggi qui), promosso da una fetta consistente del Partito Democratico irpino per parlare di riforme (c’erano Rosanna Repole, Luigi Famiglietti ed Enzo De Luca), ma non mancarono i riferimenti al Progetto Pilota. Dall’assemblea dei sindaci, di contro, manca da settembre (leggi qui). In entrambe le occasioni aveva “minacciato” che se la sperimentazione non fosse stata tale, se il tutto fosse diventato un “carrozzone”, Roma non l’avrebbe fatto partire. Lunedì verrà presentata la strategia definitiva dell’Alta Irpinia, la proposta sulla quale arrivare alla firma dell’accordo di programma quadro tra Area Pilota, Governo e Regione Campania. Finalmente conosceremo più nel dettaglio ciò che hanno elaborato nell’ultimo anno i 25 sindaci altirpini (leggi qui): molto è già noto, ne abbiamo più volte scritto, tanto altro è da mettere a fuoco. E fondamentale sarà la reazione di Borghi in quella sede: le sue parole arrivati a questo punto, con Napoli pronta a concedere le risorse, saranno utili a capire quanto ancora dovremo aspettare prima che il Progetto Pilota entri nella fase operativa.
La seconda ragione è più di natura tecnica. Verranno infatti sottoscritte la convenzione per l’esercizio associato tra Comuni dei servizi ICT e la dichiarazione di intenti per la creazione della rete museale. Nel primo caso, i sindaci dovranno presentarsi a Nusco avendo già incassato l’ok dei consigli comunali: capofila sarà Torella dei Lombardi. I 25 paesi si impegneranno così per tre anni a condividere risorse tecnologiche, adottare piattaforme di cloud computing per gestire dati e informazioni, offrire servizi ai cittadini e realizzare smart cities and communities competitive, con risparmio di costi per la collettività. I servizi ICT, assieme al catasto, saranno le funzioni e i servizi individuati dall’assemblea altirpina per la gestione associata: pre-requisito essenziale per la strategia di sviluppo, dimostrazione della volontà “di guardare oltre i propri confini” e raggiungere risultati concordati.
Quanto alla rete museale, già nella riunione del 20 dicembre scorso i sindaci avevano manifestato la volontà di costituirla. La firma di lunedì servirà a far partire il countdown dei 90 giorni entro i quali arrivare alla formalizzazione della nascita della Rete dei Musei e dei Beni culturali e naturali dell’Alta Irpinia, primo mattone in vista della creazione di un sistema museale territoriale. Roba tecnica, è evidente, ma che si ricollega intanto al riconoscimento dell’area (ottenuto la scorsa estate) come distretto turistico, che ricordiamo è uno strumento esterno al Progetto Pilota ma con esso dialogante. E si ricollega anche all’idea di puntare allo sviluppo economico del territorio attraverso il turismo, uno dei pilastri della stessa Strategia. Non a caso, tra gli obiettivi della Rete museale c’è la promozione della destinazione “Alta Irpinia” che passa per standard di offerta turistica più alti e una migliore fruizione del patrimonio culturale e naturale.