E’ stata approvata ieri dal Consiglio regionale la legge sull’autismo in Campania. 36 voti favorevoli e 7 astenuti, cioè i consiglieri del M5s perché – ha spiegato la capogruppo pentastellata Valeria Ciarambino – “questa legge pur essendo un risultato, non è il miglior risultato possibile”. Il testo era stato portato in Aula per iniziativa dei consiglieri Raffaele Topo (Pd), Francesco Moxedano (Idv), Flora Beneduce (FI), Rosetta D’Amelio (Pd), Maria Antonietta Ciaramella (Pd). Lunga la fase di gestazione, durata oltre un anno. Entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore le Asl campane dovranno redigere i piani operativi per la realizzazione di una rete efficace così come previsto dalla normativa. Nel caso irpino restano da sciogliere due nodi: quello relativo all’apertura di un centro per l’autismo nella struttura dell’ospedale “Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi, così come recentemente deciso dal direttore generale dell’Asl Maria Morgante; e quello del centro di contrada Valle ad Avellino, un’opera incompiuta da anni e fortemente voluta dall’Aipa.
LE NOVITA’ – La legge prevede un’organizzazione di servizi per tutte le persone in età evolutiva con disturbi del neuro sviluppo e patologie neuropsichiatriche e specifiche disposizioni per le persone affette da disturbi dello spettro autistico. Sono costituiti due organismi di indirizzo: la Consulta regionale, che svolge attività propositiva e consultiva, con la partecipazione di rappresentanti delle associazioni dei familiari, e la Commissione tecnico scientifica regionale, con il compito di supportare le attività finalizzate a percorsi per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e la presa in carico delle persone affette da tali disturbi.
E’ costituita la Rete regionale integrata dei servizi per la diagnosi precoce, la valutazione multidisciplinare e la definizione dei piani terapeutici personalizzati di cui fanno parte, tra gli altri, il Centro Unico per la Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Cuniasa) di ciascuna Asl, con compiti di supporto ai servizi territoriali distrettuali, i Nuclei di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Nnpia) e le Unità operative di Neuropsichiatria infantile ospedaliere e universitarie, i servizi di riabilitazione pubblici e privati accreditati, i Centri con funzioni di alta specializzazione per la diagnosi precoce e la cura dei disturbi dell’autismo, i servizi sociali dei Comuni e degli ambiti territoriali sociali, le famiglie e i caregiver, i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale, i servizi scolastici, i servizi per il lavoro, i rappresentanti del terzo settore e dell’associazionismo; la proposta di legge prevede, altresì l’individuazione da parte della Giunta regionale di uno o più Centri regionali per l’autismo tra gli enti del servizio sanitario regionale, che promuove, tra l’altro, attività di formazione continua degli operatori del settore sanitario e sociale, dei familiari e dei caregiver, nonché la formazione specialistica per i pediatri di libera scelta, i medici di medicina generale, i referenti unici di ciascun istituto scolastico materno infantile e di primo grado.
IL COMMENTO DI ROSETTA D’AMELIO (PD) – “La legge sull’autismo approvata oggi in Consiglio regionale è un provvedimento di grande civiltà che consegna centralità alle famiglie e alle associazioni impegnate attivamente nella scelta di piani terapeutici, nella gestione dei servizi e nel monitoraggio dell’assistenza dei pazienti”. Lo dichiara la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio a margine dell’approvazione.
“Questo testo era atteso da anni: più volte abbiamo ricevuto sollecitazioni da famiglie e associazioni. Con questa legge l’Assemblea regionale definisce una organizzazione unitaria del Servizio Sanitario regionale della rete di assistenza, che sarà omogenea su tutto il territorio campano – continua D’Amelio. – E’ prevista una rete per l’erogazione di servizi, da quelli territoriali a quelli ospedalieri, con l’istituzione di equipe multidisciplinari per la presa in carico, la diagnosi e la cura dei minori. Previsti inoltre protocolli per la continuità assistenziale per il passaggio dall’età adolescenziale e quella adulta e formazione continua e specialistica per operatori, famiglie e caregiver”.
“Ora aspetterà alle Asl predisporre, entro 90 giorni dalla entrata in vigore della legge, un piano operativo per di garantire l’assistenza a tutte le persone affette dai disturbi dello spettro autistico abbattendo le lunghe liste d’attesa”, conclude la presidente.