Le cannazze di Calitri. Un piatto semplicissimo, presentato nei vari ristoranti del paese senza grosse variazioni (a noi piacciono ovunque). Una pasta simile agli ziti. Con un ragù più o meno classico, formaggio in abbondanza e per chi vuole peperoncino in polvere. Tutto qui? Più o meno sì, ma se mangiate qualcosa di simile in un altro paese il sapore non è affatto lo stesso. Questione di alchimie.
Un anno fa L’assessore alle Attività Produttive del Comune, Giuseppe Di Guglielmo, ha fortemente voluto l’approvazione del regolamento e l’istituzione della De.Co.(DenominazioneComunale) per il piatto tipico calitrano. Questo è stato il primo prodotto De.co. promosso ed approvato dalla commissione municipale: “le #cannazze”. Nasce quindi un marchio. “Oppure – spiega Di Guglielmo – la carta d’identità dei prodotti locali”.
Ai tempi di Expo tutto è promozione del territorio. E sinceramente questi concetti iniziano un po’ a stancarci. A noi piace pensare che questo piccolo marchio sia “solo” il riconoscimento di un piatto particolare di un luogo particolare. Una consacrazione in altre parole; e noi continueremo nei nostri “pellegrinaggi” culinari.
IL MARCHIO PER LA BUROCRAZIA
La de.co. (denominazione comunale) tutela e valorizza le attività agro-alimentari tradizionali locali che costituiscono una risorsa di sicuro valore economico, culturale e turistico e uno strumento di promozione dell’immagine del Comune di Calitri (AV).
Le denominazioni comunali sono un marchio di promozione, un’attestazione comunale, nati in seguito alla legge nº 142 dell’8 giugno 1990, che consente ai Comuni la facoltà di disciplinare, nell’ambito dei principi sul decentramento amministrativo, in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali. La de.co può ancora di più caratterizzare la produzione locale, sia essa artigianale che agro-alimentare, al fine di migliorare l’attrattività del territorio.