Almeno 900mila italiani sono affetti da malattia del gioco d’azzardo, con lo Stato che intasca dal circuito legale 8 miliardi di euro all’anno e le mafie che ingrossano i loro conti, illegalmente, di circa 23 miliardi. Sono i numeri dell’industria del gioco, emersi in occasione del seminario su “Ludopatie e Gap nell’era di internet”, svoltosi ieri all’Università La Sapienza di Roma.
Fenomeno in crescita e dal forte impatto sociale, amplificato ulteriormente dall’esplosione del gioco online che consente di nascondersi dai familiari e dagli occhi indiscreti del vicino, soprattutto in contesti fatti di piccoli paesi, come ad esempio l’Irpinia. Ma guai a parlare di ludopatia, precisano gli esperti: nei gambler il piacere del gioco manca del tutto, a prevalere piuttosto è la sofferenza.
La curiosità – L’Italia stampa un quinto dei gratta e vinci di tutto il mondo, e ha il record di apparati elettronici da gioco, circa 416mila, a cui si aggiungono 50mila video lotterie.