La notizia della macabra scoperta di Pietradefusi sta facendo il giro d’Italia: ossa scoperte dai fedeli in una chiesa. I fedeli stavano ripulendo le stanze da consegnare al nuovo parroco. In queste stanze rifiuti, vetri di birre. Ma anche quelle ossa in un cassetto della sagrestia. Due teschi e due femori per la precisione. Finiti su Facebook.
Il sindaco Giulio Belmonte ha chiamato la Asl. Il nuovo prete, don Claudio, vuole dire una messa in suffragio dello sconosciuto o della sconosciuta, le cui ossa sono rimaste nel cassetto per chissà quanto tempo. Ossa di un santo? Non si sa.
Molti in paese chiedono che si faccia luce, che la vicenda non si limiti al folklore, seppur a tinte nere. “Penso che si tratti di resti umani provenienti dal cimitero vecchio, situato sotto il pavimento della Chiesa, ma mi attiverò”, ha detto il sindaco. Anni fa emersero delle ossa di un bambino sotto il pavimento del sagrato. Da allora il silenzio. Forse delle sepolture nei pressi della chiesa? Probabile, ma allora cosa ci facevano quei teschi nel cassetto?