Alle amministrative del prossimo 5 giugno e al referendum di ottobre si voterà un solo giorno. Lo ha annunciato poco fa il ministro dell’Interno Angelino Alfano nel corso del Consiglio dei ministri.
“Avevo proposto l’estensione del voto sia al lunedì di questo turno amministrativo che a quello della consultazione referendaria, e ovviamente per tutte le elezioni a seguire, per andare incontro a una istanza che mi veniva rappresentata da più parti e cioè di ampliare la partecipazione al voto e ridurre i rischi di astensione dalle urne – ha detto Alfano -. Esigenza che, tra l’altro, mi era stata rappresentata in prima battuta proprio da quei partiti di opposizione che, in questi giorni, ne hanno poi approfittato per attaccare il governo su presunte paure presenti e future”.
“Ma di fronte a tante polemiche pretestuose e strumentali, – ha aggiunto il titolare del Viminale – sia riguardo i costi sia riguardo a chissà quali strategie occulte che sarebbero state alla base di questa mia iniziativa, valuto opportuno lasciare le cose così come stanno”.
Alfano ha precisato i costi, rispondendo a un tweet di Enrico Letta. “La spesa in più non sarebbe stata di centoventi milioni di euro, ma l’incremento sarebbe stato di circa cinque milioni di euro per le amministrative e di circa diciotto per il referendum”.