Franco Arminio non si tira indietro. Pronto a candidarsi a sindaco di Bisaccia, disponibile fino al 27 aprile, giorno della presentazione delle liste. Lo annuncia in un’assemblea pubblica dove tocca pochi punti, ma fondamentali. Progetto pilota, eolico, comunità e sanità. La partita è interna al Pd per la candidatura, nel centrosinistra. Ma lo scrittore individua gli avversari, fuori e dentro al Comune. Ciriaco De Mita, le imprese del vento che “non portano benefici“. E l’amministrazione uscente, troppo vicina a De Mita e che “ha favorito la disgregazione della comunità“. E dice: “Ci vuole un sindaco adatto a far arrivare benefici dall’eolico. Bisaccia ha vinto la battaglia per la discarica e non è stata una cosa da poco. Fu uno dei pochi eventi di vittoria del popolo del Sud negli ultimi 50 anni. Ci vuole quel clima, quel clima di passione civile. Adesso non ci sono fervori civili. Solo per le elezioni e per periodi limitati…“.
Ripercorre quest’ultimo periodo, anche il rapporto con la politica: “Intanto dico che bisogna opporsi al mio omonimo. Io non ho mai partecipato a competizioni a Bisaccia. Valentina Paris e altri nel Pd mi hanno chiesto di partecipare alle europee, me lo hanno chiesto anche i Verdi. E a livello locale il Pd aveva indicato giustamente un’altra persona, Pasquale Gallicchio. Ma il mio paese è più importante di Bruxelles. Cosa propongo alla mia comunità? La scuola, il centro storico. L’amministrazione ha fatto male su tutto. Bisaccia paga per fare eventi e non porta un turista. Non come Aliano, seconda meta turistica dopo Matera. L’Estate bisaccese? Bisaccia ha bisogno di eventi tutto l’anno perché è un paese bellissimo“. E aggiunge: “Oggi vincono i paesi con relazioni all’esterno, non quelli che si isolano. Voglio che si sappia che il paese ha promosso o bocciato Franco Arminio“. Nella tarda serata di ieri incontro nel Pd. Con Arminio e con Gallicchio.