Ancora tutto da definire nei partiti e nelle coalizioni per le candidature alle Politiche del 4 marzo. Sono giorni di contatti frenetici a tutti i livelli, sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Giorni pure di indiscrezioni che si rincorrono e di quadri che mutano rapidamente dalla sera alla mattina.
A parte Potere al popolo, che ha già sciolto le riserve sui candidati in Irpinia (leggi qui), si naviga a vista in tutti gli schieramenti. Il M5S che correrà da solo e proverà a imporsi anche in provincia di Avellino come primo partito, sfida complessa ma non impossibile, di sicuro riproporrà il deputato uscente Carlo Sibilia, ma ancora non è chiaro se correrà per la Camera o il Senato. Accanto a lui i nomi di quanti verranno scelti online dagli elettori cinquestelle: le parlamentarie si terranno nei prossimi giorni, lunedì scadono i termini per la presentazione di tutta la documentazione necessaria a confermare la candidatura. Non mancheranno però anche candidati, all’uninominale, provenienti dalla società civile. E’ indiscrezione delle ultime ore quella che vorrebbe uno di questi presentarsi proprio nel collegio Ariano-Alta Irpinia-Sele, ma al momento c’è totale riservatezza sulla sua identità.
Nel centrodestra Cosimo Sibilia potrebbe, oltre a candidarsi nuovamente a Palazzo Madama, tentare la sfida della presidenza nazionale della Figc. La sua decisione, sebbene una cosa non escluda l’altra, potrebbe rimescolare le carte che tuttavia al momento vedono in pole per la Camera Pietro Foglia e Sabino Morano ad Avellino e Ettore Zecchino nel collegio arianese. Ma cerca spazi anche la Lega di Marco Pugliese, così come Forza Italia sta ragionando da giorni su un nome al femminile da proporre, tra questi spicca quello di Filomena Gambacorta.
Acque agitate in Liberi e Uguali sia a Roma che ad Avellino. Visioni diverse sui rapporti da tenere con il Partito Democratico. Così nella squadra di Pietro Grasso c’è chi non condivide la trattativa in corso per sostenere Zingaretti alle Regionali in Lazio e la collocazione nella maggioranza De Luca a Napoli di Francesco Todisco. Lo scontro è tra gli ex Sinistra Italiana e gli ex dem. A mettere in dubbio la candidatura del consigliere regionale c’è anche il deputato uscente Giancarlo Giordano. Entrambi si collocherebbero in maniera naturale nel collegio di Avellino, ma è il capolistato del proporzionale il vero banco della contesa. In Alta Irpinia-Ufita invece Leu potrebbe estrarre dal cilindro, oltre al sindaco ambientalista Michele Di Maio, la candidatura di Silvia Curcio. La sindacalista Fiom e operaia della ex Irisbus viene data come possibile testa di serie dell’uninominale per la Camera. Il suo sarebbe un nome nuovo, gradito alla Cgil e che risponde all’esigenza di quote rosa.
Restando a sinistra dell’arco costituzionale, il Pd è alle prese da giorni con il nodo alleati che in provincia di Avellino è riconducibile a due nomi: Giuseppe De Mita e Angelo Antonio D’Agostino. Candidare entrambi come capolista dei collegi uninominali significherebbe lasciare ai democratici una sola casella, mentre gli interessati sono molti di più, sopratutto nella corsa a Montecitorio. Dagli uscenti Luigi Famiglietti e Valentina Paris, alla presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio e all’ex senatore Enzo De Luca. Ma è ancora in forte dubbio pure la collocazione del sottosegretario sannita Umberto Del Basso De Caro al Senato date le resistenze casertane (il collegio infatti tiene insieme le tre province). Il deputato beneventano potrebbe riconcentrare le sue attenzioni su un posto alla Camera in Irpinia, qualora il capolista del proporzionale fosse attribuito a Caserta con il presidente del partito regionale Stefano Graziano.