“Al mio avversario dico che è una competizione elettorale. È una gara“. Non usa mezzi termini l’uscente Marcello Arminio sugli attacchi passati e presenti all’avversario Franco Arminio. Chiusura del venerdì sera per la sua lista Oltre l’Orizzonte. Parla solo Marcello. Che continua: “Franco, io ti nomino perché sei il mio avversario, hai deciso di sfidare il sindaco uscente e ci sta. Si chiama democrazia, non ci sono problemi“.
Accusa lo scrittore di essersi intestato la battaglia della discarica, poi lo scrittore replicherà (leggi qui). Su ambiente e salute spiega: “Parla dei tumori e io ne so qualcosa. Dice ‘chissa’ cosa c’è sotto, bisogna fare indagini ambientali’. Io però mi sono rivolto all’ufficio del registro dei tumori, costituito realmente nel 2018. L’incidenza è inferiore a quella del Sud Italia“. Sull’ex nosocomio: “Stiamo facendo di tutto e faremo di tutto per far diventare l’ospedale ancora una volta un ospedale. Se ci mettiamo dentro le cose che ci sono utili, come stiamo facendo, c’è una speranza in più“.
Parla della “campagna social da parte degli amici di Franco. Al sottoscritto sono stati dati tutti gli aggettivi e le considerazioni più crudeli senza conoscermi. Lui ha assoldato persone e le ha aizzate contro di me. Persone che vivono a Lecce o al Nord mi hanno attaccato“.Legge anche i nomi, alcuni almeno: “Sono amici tuoi, non amici di Bisaccia. Ci hanno chiamato dementi. E Franco ci raddoppia nei comizi e lo raddoppieremo nei voti“.
E continua: “Franco, io non ti offendo. Sono amichevole. Tu dovresti ascoltare i consigli di un amico. Fare il sindaco è difficile e non ti conviene. Tu non lo farai. Noi abbiamo non uno ma due paesi, problemi ogni giorno. E ogni giorno c’è bisogno di soldi. Ti piacerebbe essere chiamato primo cittadino ma non lo vuoi essere“. Torna sulla polemica col paesologo: “Le vacche fanno le vacche e gli uomini fanno gli uomini. Io voglio amministrare gli uomini“. Ai giovani: “Questo paese deve essere rivoluzione secondo alcuni. Ma vengono sempre nuovi Masanielli”.
Marcello Arminio si avvia alla chiusura: “Questo paese ha bisogno di tutti. Franco potrebbe essere un magnifico collaboratore. Di Franco c’è una sua battuta bellissima. ‘Mi hanno chiamato da tutta Italia’. Ma chi? Quelli che hanno scritto contro me e voi?“. La chiosa finale: “Io non ho persone da portarvi da tutto il mondo. Ma vi starò vicino. Darò comunque spazio alla minoranza e alle sue idee. Questo è un paesello che è fatto da anime che devono avere la possibilità di guardarsi negli occhi“.