Ferruccio Capone perde due pezzi pesanti. Due elementi della sua maggioranza storica hanno tolto l’appoggio al sindaco di Montella. Sono Michele Brandi, ex vicesindaco e riferimento Ncd. E Salvatore Palmieri, ex assessore ai Lavori Pubblici vicino all’Udc. Lo strappo nel Consiglio comunale di venerdì, finito in nottata. Il bilancio è passato, ma per un solo voto.
Il freddo tra il sindaco (nella foto in alto) e Brandi erano iniziati all’indomani delle elezioni, poi si era staccato gradualmente anche Palmieri. Le motivazioni dell’uscita dalla maggioranza sembrano anche personali.
Salvatore Palmieri scrive:
“Sindaco, Segretaria Comunale, Consiglieri Comunali, cittadini, oggi qui, dopo un decennio, con sacrificio e determinazione per i motivi sopra esposti, con il presente atto rassegno le mie dimissioni irrevocabili da capogruppo di Montellalibera. Come in altre circostanze, vogliate considerami capogruppo di me stesso. Mi dichiaro consigliere comunale “indipendente” con l’impegno di non far mancare il mio contributo alla discussione degli argomenti posti all’ordine del giorno del consiglio comunale, valutando di volta in volta la sussistenza e l’interesse prevalente del popolo di Montella, che tanto mi ha omaggiato”.
Duro il commento dell’opposizione, con Anna Dello Buono:
“Nel Consiglio comunale di ieri sera si è determinata una situazione politico-amministrativa nuova e con esiti incerti per la tenuta dell’Amministrazione Capone. I Consiglieri comunali di maggioranza MIchele Brandi e Salvatore Palmieri ( capogruppo consiliare di maggioranza) si sono dichiarati indipendenti e quindi fuori dalla maggioranza consiliare. Per il Sindaco Capone governare con i “numeri” risicati che si ritrova oggi sarà complicato se non addirittura impossibile. Infatti i consiglieri su cui oggi la Maggioranza può contare sono sette consiglieri. La crisi apertasi non è solo numerica ma politico-amministrativa: forti sono le preoccupazioni che l’attuale risicata maggioranza scelga di ” tirare a campare” cosa che molto penalizzerebbe la cittadinanza di Montella. Non sarebbe invece politicamente corretto prendere atto della realtà e ridare ai cittadini la possibilità di scegliersi una nuova maggioranza con nuove elezioni?”.